CIAO A TUTTI c:
Come state? Spero che in questa ventina di giorni sia andato tutto bene, che vi siate divertiti / rilassati / fatto tutto quello che avevate voglia di fare. Da oggi torno a parlarvi di libri e delle mie letture, e spero di riuscire a farlo come mi sono riproposta in questi giorni che il blog è stato in pausa perché ho tanta voglia di scrivere post e parlare con voi. Oggi ricomincerei con il BOOK HAUL di Agosto, giusto per riprendere la mano, (perché siamo a fine mese!) e iniziare a prepararvi anche al fatto che in questo periodo ho riflettuto sulla me lettrice, sulle letture che ho fatto e di quelle di cui ho bisogno ora. Non so se sarà un post logico, ma spero vi piaccia :-) mi andava di scrivere tutto ciò anche per dare un po’ più di spessore ai book haul che scrivo.
C H A N G E S
Un paio di settimana fa stavo leggendo Percy Jackson racconta gli Eroi Greci di Rick Riordan. Ero molto coinvolta nella lettura perché contemporaneamente stavo constatando il fatto che, oltre a ritrovare informazioni che sapevo e avevo studiato (e questo è fantastico), stavo imparando qualcosa di nuovo (e questo è doppiamente fantastico). Quindi mi sono fermata un attimo e mi sono detta che questo è il genere di letture che voglio fare, quelle che insegnano qualcosa di nuovo ogni volta o che aprono spunti di riflessione. Mi sono quindi girata verso la libreria che ho accanto al letto, quella in cui sono sistemati gli young adult di vario genere (fantasy, distopici, sci-fi, urban fantasy, retelling…), e sono stata presa un attimo dallo sconforto nel rendermi conto che una parte di questi libri non mi avevano lasciato nulla, che a grandi linee ricordavo solo la storia d’amore tra i due protagonisti. Okay, ora vorrei precisare di nuovo: non mi è successo per tutti e ci sono quei libri che hanno questa caratteristica ma che continuano a piacermi perché hanno anche altro. Mi sono sentita anche un attimo oppressa dal fatto che abbiamo periodicamente notizia che stand-alone, duologie, trilogie non si limiteranno più ad essere come sono state concepite, fermandosi al numero di libri stabilito, ma continueranno, andandosi a corredare di altri libri, spin-off, prequel, sequel e quant’altro. Sono una tra le prime a cui piacciono queste “espansioni” (chiamiamole così) della storia principale, ma dall’altra parte ho l’impressione che questo stia succedendo sempre per più libri e io non riesco a starci dietro e, in parte, non voglio starci dietro. È stranissimo perché, ad esempio, due autori che amo leggere sono Rick Riordan - appunto - e Cassandra Clare, e loro scrivono libri che ruotano sempre attorno lo stesso argomento, ma riescono a coinvolgermi ogni volta perché credo sappiano rinnovarsi in ogni libro.
I libri che non sento più miei sono quei libri che leggevo quando dovevo studiare i classici della letteratura e avevo bisogno di staccare un attimo, e questo è coinciso con l’apertura del blog (ecco perché ci sono una valanga di recensioni di questi libri!). Sono comunque contenta di aver fatto questo genere di letture perché ogni libro è riuscito a farmi capire, a lungo andare, ciò che mi piace e ciò che non mi piace, quello di cui ho bisogno e quello che posso lasciare indietro. Al momento credo di dover ritornare un attimino indietro e allo stesso tempo fare un passo avanti, ritornando a leggere classici (che ho sempre letto prima del blog e quando avevo, tipo, dieci anni in meno - aiuto. Non a caso due dei miei scrittori preferiti in assoluto sono autori classici) e svolgere letture che mi facciano in qualche modo porre domande e mi impegnino nel trovare delle risposte, perché non voglio cristallizzarmi.
Con quello che ho appena scritto non voglio discriminare in alcun modo il genere young adult! Ci sono diversi libri, come ho detto più su, e autori che adoro, ma voglio accompagnare a questi libri nuove letture. Sono una grandissima amante del fantasy - anzi, credo proprio che sia il mio genere preferito -, quindi continuerò a leggere di magia, di mondi unici e particolari, di creature fantastiche e di eroi ed eroine intrepidi e coraggiosi.
Tutto questo preambolo per introdurvi ai libri che hanno trovato spazio in camera mia (metaforicamente, perché di spazio reale non ne ho più) questo mese e a ciò di cui parlerò da ora in poi su questo blog.
Agosto è stato il mese di Libraccio. Ordino da questo sito da ormai quattro anni e ne sono abbastanza soddisfatta. Ogni tanto mi è capitato di ricevere libri non in uno stato perfetto ma, tenendo conto che sono di seconda mano e in alcuni casi usciti da tempo, sono riuscita comunque ad accontentarmi. Ho comprato una volta nel loro negozio a Bologna in compagnia di Alessia e Denise, e poi ho fatto un ordine on-line (io non so come sia potuto succedere: il momento prima stavo trovando dei libri per l’università che mi servivano e quello dopo l’ordine è stato confermato).
A Bologna ho trovato e preso quattro libri: FIGHT CLUB di Chuck Palahniuk, LA SOCIETÀ DEGLI ANIMALI ESTINTI di Jeffrey Moore, LA CAMERA DI SANGUE di Angela Carter e LEWIS CARROLL FOTOGRAFO.
Da un paio di giorni prima che andassi a casa di Alessia, mi frullava in testa l’idea di leggere Fight Club perché non avevo mai visto il film né niente, e non lo so: mi sentivo ispirata a questa lettura. Una volta arrivata a casa di Alessia ho visto che ne aveva una copia, quindi le ho chiesto se le era piaciuto. In realtà avevo capito che non le era piaciuto, non so perché, perché so che lei non tiene i libri che non ha amato, però poi sono riuscita a risolvere il fraintendimento (?) e l’ho preso.
La società degli animali estinti è il primo libro che abbiamo visto (l’ha trovato Alessia) appena entrate in negozio. Non so perché ma ne sono rimasta colpita immediatamente, e per tutto il tempo passato in negozio non riuscivo a togliermelo dalla testa. La trama mi piace molto e promette una serie di riflessioni (anche) sullo sfruttamento animale, un tema che mi sta molto a cuore, quindi spero di non rimanerne delusa.
Il mio radar cerca-*qualunque cosa* non è mai particolarmente efficiente ma, MA! Mentre stavo scandagliando scaffale per scaffale, mi sono ritrovata davanti una copia dell’introvabile Camera di Sangue di Angela Carter. Anche se è usato e si vede, non ci ho pensato due volte a prenderlo perché è un libro che cercavo da tempo e avevo bisogno che facesse parte della mia libreria. Si tratta di una raccolta di riscritture di fiabe in chiave progressista e femminista, e il nome della raccolta è dato dal primo racconto, il retelling di Barbablu (fiaba che ho sempre adorato). Sono racconti che ho studiato e potrei parlarne per ore, ma vi fermo qui. Vi consiglio la loro lettura!
L’ultimo volume che è preso è stato Lewis Carroll Fotografo, e ringrazio Alessia e Denise per avermi aiutato nella scelta perché ero indecisa tra questo e un altro volume. So che le foto all’interno potrebbero sembrarvi inquietanti, ma volevo prendere questo libro da tempo e per me è una specie di tesoro.
On-line ho trovato diversi libri che mi hanno sempre ispirato ma che non mi decidevo mai provare (anche perché hanno il loro costo): STAZIONE UNDICI di Emily St. John Mandel, QUEL CHE RESTA DEL GIORNO di Kazuo Ishiguro, IL MINIATURISTA di Jessie Burton, BELGRAVIA di Julian Fellowes, LA BAMBINA DI NEVE di Eowyn Ivey.
Stazione Undici potrebbe essere classificato come un distopico e/o un romanzo post-apocalittico. Volevo leggerlo fin dalla sua uscita (ma questo è uno di quei libri costosi ewe) perché avevo letto che trattava in parte di arte, però poi ho scoperto che questo argomento occupa una minima parte della trama; comunque sia, non ha mai smesso di interessarmi.
Di Ishiguro ho letto Non lasciarmi e mi sono ripromessa di leggere altro di suo perché mi è piaciuto tantissimo, e la scelta è ricaduta su Quel che resta del giorno.
Il Miniaturista me lo avete consigliato QUI e, come Stazione Undici, volevo leggerlo fin dalla sua uscita… anzi, addirittura da prima perché lo avevo visto a Londra da Waterstones. (E anche lui è uno di quelli costosi.)
Julian Fellowes è la mente dietro Downtown Abbey e io ho deciso di leggere Belgravia. (Che motivazione stupida.)
La bambina di neve è forse il libro verso cui ho le aspettative più alte e ci rimarrei davvero male se dovesse deludermi. Ha una trama delicata e magica, che mi è sempre piaciuta.
Poi ci sono L’OMBRA DEL SERPENTE di Rick Riordan, IL CERCHIO DI PIETRE di Diana Gabaldon, I GUERRIERI DEL GHIACCIO di George R.R. Martin che ormai sono diventati una costante per me. Di Riordan ho letto il leggibile in queste ultime settimane e mi rimane da recuperare solo gli Dei Greci per la mia collezione; la Gabaldon è bravissima nella ricostruzione storica + romance che, ah, okay, mi piace tutto di Outlander (e capitemi); di Mr Martin e ASOIAF ora ho tutti i libri, niente più scuse, devo continuare.
Altri libri random: ARMAGEDDON RAG di George R.R. Martin, LA MOGLIE DELL’UOMO CHE VIAGGIAVA NEL TEMPO di Audrey Niffenegger, INSOMNIA di Stephen King (mercatino dell’usato, grazie nonna); FOLLIA? VITA DI VINCENT VAN GOGH di Giordano Bruno Guerri: Van Gogh è uno dei miei pittori preferiti (insieme a Monet) e questo libro mi sembrava interessante perché dovrebbe mettere in discussione che l’arte di Vang Gogh nasca dalla follia che gli è stata diagnosticata in seguito; un’edizione fighissima di ALICE'S ADVENTURES IN WONDERLAND di Lewis Carroll che Veronica a.k.a. Bright Star mi ha venduto; ORA E PER SEMPRE di Ray Bradbury, che mi ha regalato Alessia. ♥
Come primo post dopo la pausa, mi sembra fin troppo abbastanza lungo. Fatemi sapere nei commenti se anche a voi è mai capitato quello che è successo a me, ovvero non riconoscervi all’improvviso nei libri che avete letto o aver voglia di prendere una nuova direzione, e se c’è qualche libro che vi piacerebbe leggere o che avete letto, e se vi è piaciuto/non vi è piaciuto. SEE YOU SOON!