Eccomi qui con una nuova recensione di una serie che ho finito di leggere giusto ieri pomeriggio. Contravvengo già alle regole che mi sono data la volta scorsa, ovvero scrivere un piccolo commento per ogni libro, ma il motivo è molto semplice: se dovessi scrivere un commento per ognuno di questi quattro libri scriverei esattamente le stesse identiche cose, quindi ho deciso di risolvere in questo modo - sperando che non diventi un'abitudine e che questa si riveli un'eccezione.
Detto questo, vi auguro buona lettura ♥ e vi invito a non esitare a lasciare i vostri commenti, perchè sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questa serie.
Titoli: Il bacio dell'angelo caduto, Angeli nell'ombra, Sulle ali di un angelo, L'ultimo angelo
Titoli originali: Hush Hush, Crescendo, Silence, Finale
Autore: Becca Fitzpatrick
Editore: Piemme
Date di uscita: 30 Marzo 2010, 8 Febbraio 2011, 15 Novembre 2011, 2 Gennaio 2013
Pagine: 333, 347, 366, 378
Prezzo: € 17.00
Malgrado la sua migliore amica voglia trovarle un ragazzo a tutti i costi, Nora non ha mai messo l’amore in cima alle sue priorità. Almeno finché a scuola non arriva Patch. Lui ha un sorriso irresistibile e un inspiegabile talento per leggere ogni suo pensiero. E, malgrado gli sforzi per evitarlo, Nora sente che l’attrazione che prova verso il suo nuovo compagno è destinata a crescere. Anche contro ogni spirito di conservazione. Perché Patch è un angelo caduto e lei non avrebbe mai dovuto innamorarsi di lui. Sapere di trovarsi nel mezzo di un’antica battaglia tra Caduti e Immortali, sapere di dover scegliere da che parte stare potrà costarle la vita. La verità dunque è più inquietante di qualsiasi dubbio, e Nora non può sbagliare.
My rolling thought
Trovarlo era stato come trovare qualcuno che non sapevo di cercare.
Nora è un'ordinaria ragazza di sedici anni: vive a Coldwater, nel Maine, ama uscire e trascorrere il tempo chiacchierando con la sua migliore amica Vee, fa parte del giornalino della scuola, è in guerra con la sua acerrima nemica Marcie fin dalle medie, è interessata allo studio e davvero molto poco ai ragazzi. Nonostante i ripetuti suggerimenti di Vee di trovarsi un ragazzo, Nora è sempre riuscita a sviare le proposte dell'amica, continuando così a trascorrere una vita relativamente ordinaria e tranquilla nella fattoria fuori città in cui vive con sua madre. A causa del particolare lavoro di quest'ultima che la porta ad assentarsi per lunghi periodi, Nora è costretta a trascorrere la maggior del tempo da sola e, dopo la morte di suo padre, rimanere di notte in quella grande fattoria è diventato sempre più difficoltoso. Un giorno come un altro, a scuola fa la sua comparsa un nuovo ragazzo e Nora diventa sua compagna di banco durante le ore di biologia. Patch è tutto ciò che Nora ha sempre odiato: è irritante, sfacciato, odioso, e il suo aspetto fisico che farebbe sciogliere il cuore di ogni ragazza diventa niente al cospetto della sua arroganza. Dal giorno del loro incontro, nella vita di Nora inizieranno a susseguirsi strani avvenimenti che la vedranno coinvolta in diversi incidenti e che la porteranno a dubitare di tutto e di tutti, persino di se stessa.
Io e i libri sugli angeli non andiamo molto d'accordo. Non ne ho letti molti, lo ammetto, ma quelli che ho letto mi hanno sempre fatto tentennare e storcere un pò il naso per diversi motivi. Ero quindi da un pò di tempo alla ricerca di una nuova serie bella e appassionante che mi facesse cambiare idea e rivalutare queste affascinanti figure celesti, e non appena mi sono imbattuta nella serie Hush Hush di Becca Fitzpatrick ho pensato che questi sarebbero potuti essere i libri giusti per me. Non mi sono mai imbattuta in commenti negativi, ho sempre letto recensioni entusiaste e assolutamente positive; l'amore e l'entusiasmo delle lettrici nei confronti della storia di Patch e Nora mi hanno convinto a recuperare i volumi un pò alla volta per gustarmeli tutti di seguito senza disperarmi troppo tra un'uscita e un'altra.
Ora vengo al punto. La serie Hush Hush di Becca Fitzpatrick non mi è piaciuta. Non sono delusa, non credo di aver avuto particolari aspettative per via delle mie esperienze precedenti, ma da parte mia la buona volontà c'è stata, credevo sinceramente che questa serie mi sarebbe piaciuta in qualche modo, ma anche il più piccolo barlume di speranza è scomparso alla fine del primo libro. Ora voi vi/mi chiederete: "allora, cara Veronica, se il primo libro non ti è piaciuto perchè hai continuato? Ami forse farti del male da sola?" Beh, forse un pochino, ma di solito arrivo sempre alla fine di un libro, anche quando non mi è piaciuto, e poi avevo tutti i libri e lasciarli lì, senza nemmeno aver dato loro una possibilità, mi sembrava come andare contro alla mia etica di lettrice.
La storia di base di tutti e quattro i libri mi è piaciuta abbastanza: la lotta, la guerra, tra angeli caduti e Nephilim alla fin fine è interessante e coinvolgente, ma è tutto il resto che non ho sopportato. Innanzitutto i protagonisti. Nora, nel primo libro, è l'eroina più tipica nella quale avrei potuto mai imbattermi: una vita tranquilla, una migliore amica sopra le righe, nessun ragazzo, una famiglia con un pò di problemi, bella ma che non sa o nega di esserlo. Nei libri successivi Nora si trasforma, l'ho trovata più petulante, insopportabile, odiosa, senza Patch non sa cosa fare; in altre parole non l'ho sopportata più. Patch si presenta fin da subito come il bello e tenebroso di turno: imperscrutabile, misterioso, bellissimo, il tipico bad boy insomma, che però su di me non ha fatto presa. Anche lui, con il succedersi dei libri, subisce una sorta di metaforfosi: da cattivo della situazione viene accecato dall'amore. Se prima non mi era piaciuto, vi lascio immaginare dopo. Alla fine del quarto libro mi sono ritrovata davanti un Patch ed una Nora completamente diversi, ma non come ci si aspetterebbe. La loro lotta tra Nephilim e angeli caduti sembrava più una lotta per loro stessi, per il loro amore, e non per cercare in qualche modo di porre fine all'appropriazione dei corpi dei Nephilim da parte degli angeli caduti. Li ho trovati abbastanza egoisti, sotto certi aspetti. Il loro amore, e il loro amarsi di conseguenza, ad un certo punto è diventato insostenibile, invece di essere la base forte e sicura su cui cercare di costruire una strategia ai fini della storia è diventata la motivazione per cui lottare. Mi piacciono le storie d'amore, quelle ben scritte e con un senso, ma quella di Patch e Nora ha solo fatto emergere il lato più cinico e acido di me.
Una piccola fonte di sollievo sono stati Vee e Scott. Ho amato Vee, il suo carattere, il suo sdrammatizzare nelle situazioni più impensabili, la sua sfortuna... sono felice che anche per lei la Fitzpatrick abbia pensato ad un lieto fine, se lo merita davvero. Al contratio, per Scott all'inizio non provavo molta simpatia ma poi ho cambiato idea; l'ho apprezzato, ed è questo che mi piace che accada nei personaggi quando leggo un libro. Per menzionare un pò anche altri personaggi senza spoilerare troppo, posso dire che tutti i cattivi di questa serie mi stavano relativamente simpatici, tifafo per loro invece che per Patch e Nora, addirittura per Marcie, che da parte dell'autrice si è meritata solo mezza frase circa le sue sorti nell'ultimo libro.
Un'altra cosa che non mi è andata molto giù è stata come è stata raccontata la storia: il punto di vista è quello di Nora e ovviamente, come succede sempre quando il punto di vista è affidato al narratore, filtriamo tutto dal suo punto di vista, siamo all'oscuro di quello che accade agli altri personaggi se non c'è lei presente; ma qui, quando succede un determinato avvenimento, lo veniamo a sapere a giochi fatti, quando è stata già trovata una soluzione. E' un continuo lavorare dietro le quinte. Anche tutti quei piccoli colpi di scena che nessuno si aspetterebbe non mi hanno entusiasmato, alcuni si capivano fin da subito, ma comunque non sono riusciti ad impressionarmi.
In conclusione, la serie Hush Hush non mi ha lasciato nulla; mi sentirei di consigliarla solo alle più giovanissime, che sono alla ricerca di una storia simil-Twilight (attenzione! Dicendo ciò non voglio distruggere la serie della Meyer: in fin dei conti l'ho letta anch'io e mi era piaciuta, a suo tempo, ma eravamo all'inizio di questo genere e la novità è la novità, quando si inizia a diventare simile a... allora no che non va più bene).
Non so se questi difetti li ho notati solo io, se ho letto dei libri diversi o sono semplicemente impazzita! Mi farebbe davvero piacere conoscere il vostro parere, se lo avete letto, perchè mi sento un è pò come la pecora nera di turno.
★ ★ ☆ ☆ ☆
Meh. :/